Premessa: I contenuti e la prassi della terapia psicoanalitica da Freud a oggi ha subito vari cambiamenti anche se rimangono come "zoccolo duro " certi principi base che si riflettono nella prassi terapeutica. Molto schematicamente e sinteticamente riassumiamo qui di seguito le tappe principali che ha attraversato
In definitiva però la costante della terapia ad indirizzo psicoanalitico comunque sia interpretata, è che la stessa si occupa essenzialmente e prevalentemente del "mondo interno" delle persone o per essere più precisi delle sue "rappresentazioni" e delle loro relazioni(Joseph J.Sandler) Tenendo presente che la nostra vita attraversa dei cicli vitali, bisogna poi sapersi rapportare alla fase del ciclo di vita che sta attraversando nello specifico la persona ad es. la persona sta diventando genitore (madre o padre) ? si sta separando? ha subito un lutto? per la donna .è entrata in menopausa? i figli sono ancora in casa o stanno per uscire ecc...Ciò premesso, la psicoterapia psicodinamica è rivolta in generale alla comprensione della causa e/o delle che creano l’ansia che poi può manifestarsi in uno dei disturbi sopra descritti attraverso dei meccanismi inconsci di spostamento . Qui di seguito si riportano due casi clinici che testimoniano come la comprensione della o delle cause può portare alla risoluzione del disturbo d’ansia.
Il caso di E.M : Elena è una signora coniugata con due figlie che lavora come impiegata e mi viene inviata dal suo medico di famiglia per un disturbo d’ansia generalizzata che però, negli ultimi due mesi in determinate circostanze e soprattutto quando si reca al supermercato sfocia in attacchi di panico che si presentano con il corredo di alcuni dei suoi classici sintomi: palpitazioni, dispnea(sensazione di soffocamento), nausea, sensazione di vertigine o di imminente svenimento ecc.. Dai colloqui effettuati di carattere anamnestico non emerge che la sig.ra nel passato recente o remoto sia stata vittima in occasione della frequentazione di supermercati o luoghi affini di episodi di “violenza” , o di essere stata esposta ad eventi traumatici e pertanto ragionevolmente non sembra esserci un collegamento diretto di causa ed effetto tra l’attacco di panico e la presenza al supermercato così come verosimilmente si può riscontrare nelle “fobie specifiche”. Dai successivi colloqui preceduti dal test “frasi da completare di Sacks” e dal ”Collage” emerge una certa “insoddisfazione” per la vita coniugale e la preoccupazione per la venuta dei suoceri dal Sud in occasione della Cresima della figlia minore anche perché si sarebbero stabiliti da loro per almeno una settimana.
Elena non ha già una adeguata stima di sé e teme in particolare il giudizio della suocera riguardo la gestione della casa e l’educazione delle figlie ma sopratutto teme che eventuali contrasti con la suocera o il sentirla “con il fiato sul collo” possano peggiorare la propria relazione di coppia. La terapia in questo caso ha operato:
a) portando alla luce questa preoccupazione-disagio interiore che invece di esprimersi a parole e, non potendo essere repressa, , si esprimeva con disturbi psicosomatici tipici dell’attacco di panico
b) incoraggiando Elena a parlare con il marito di queste sue preoccupazioni per condividerle con lui , a essere più assertiva e a migliorare la propria autostima prendendosi più cura di sé nel tempo libero. Un dubbio non completamente risolto riguarda perché l’attacco di panico si manifestava preferibilmente al supermercato? Molto probabilmente erano i momenti in cui non essendo impegnata né con il lavoro, né con le figlie , pensava di più all’arrivo della suocera che viveva come una minaccia per la propria coesione di coppia e in cui si attivava la preoccupazione per i pranzi e le cene da preparare come se la suocera fosse una persona troppo esigente e a cui non doveva fornire elementi di critica..
Il caso A. C
Antonella(nome di fantasia) è una signora di circa 40 anni coniugata e con una figlia di circa 7 anni. Il rapporto di coppia è tale per cui lei è il partner più energico , direttivo che “amministra” la famiglia anche da un punto di vista economico-gestionale. E’ una modellista in una ditta di abbigliamento di vestiti per bambini. Prima della nascita della figlia all’interno della ditta era la modellista di maggior riferimento per i suoi datori di lavoro poi ,dopo il periodo maternità e un periodo breve di aspettativa , al suo rientro al lavoro deve prendere atto che qualcun altro nella sua assenza ha rivestito al suo posto quel ruolo principale che aveva e che l’ha sostituita anche come punto di riferimento per i suoi datori di lavoro. Negli ultimi mesi che precedono la richiesta di consultazione ,le cose però stanno cambiando ; avendo riorganizzato la propria vita famigliare appoggiandosi anche ai propri genitori che l’aiutano nella gestione della figlia nel periodo di tempo che intercorre tra la fine della scuola e il ritorno a casa, e avendo risolto altre problematiche legate all’abitazione, Antonella gradualmente ha reinvestito di nuovo le sue energie nel suo lavoro e ha riguadagnato gradualmente la stima dei suoi datori di lavoro Un paio di mesi precedenti la consultazione, si presenta per lei una occasione d’oro: tra qualche mese la sua ditta ha in programma di partecipare ad una sfilata –fiera di esposizione dei capi di abbigliamento a Parigi e ad Antonella è stato affidato il compito di preparare dei nuovi modelli da portare alla sfilata .
Inaspettatamente però Antonella incomincia ad essere colta da una Ansia crescente e da preoccupazioni riguardo al doversi recare a Parigi legate sia alla paura di volare che precedentemente nella sua vita non era stata presente in modo significativo, sia alla paura di essere coinvolta in attentati terroristici Dato che l’anno prima il 13 novembre del 2015 proprio a Parigi c’erano stati degli attentati di cui il più tragico e sanguinoso quello del Bataclan dove erano rimaste uccise circa 90 persone ,di primo acchito sembrava che la sua ansia potesse avere un fondamento reale. In realtà come spesso avviene l’ansia che si prova in certi contesti in realtà non è sempre legata direttamente a essi ma origina spesso altrove magari in luoghi ben lontani e per un processo di spostamento e “camuffamento” finisce contemporaneamente
Ovviamente ed è doveroso specificarlo non stiamo parlando di fobie specifiche in cui invece esiste il diretto collegamento tra l’emozione di paura provata e lo stimolo fobico. Ma che cosa allora aveva prodotto in Antonella lo stato di ansia crescente in vista della trasferta a Parigi? In sintesi con un lavoro terapeutico improntato proprio alla terapia breve psicodinamica erano emerse le due seguenti cause principali all’origine del suo stato d’ansia:
Dr. Fernando Cesarano
Psicologo Psicoterapeuta e Sessuologo Clinico a Gallarate
Psicologo, Psicoterapeuta e Sessuologo Clinico a Gallarate
Iscrizione Albo n. 434 gennaio 1990
P.I.
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