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DISTURBI D’ANSIA – trattamenti centrati su PSICOTERAPIE PSICODINAMICHE

Premessa: I contenuti e la prassi della terapia psicoanalitica  da Freud a oggi ha subito vari cambiamenti anche se rimangono come "zoccolo duro " certi principi base  che si riflettono nella prassi terapeutica. Molto schematicamente e sinteticamente riassumiamo qui di seguito le tappe principali che ha attraversato

  1. Nella prima fase della psicoanalisi la seduta e la pratica si basava fondamentalmente sulla "interpretazione dei sogni" Questa era anche poi l'immagine del terapeuta-psicoanalista e ricordo che fino a 15 anni fa i pazienti arrivavano spesso già con questa aspettativa  chiedendomi di interpretare i loro sogni e chiedendomi (se non c’era ) "dove è il lettino?"  in quanto il “lettino” è stato in assoluto e ora in parte lo è ancora l’icona classica della terapia psicoanalitica. Lettino  che in realtà ho usato per un periodo breve preferendo poi  passare  a un setting  faccia a faccia.  Questa originaria prassi terapeutica della psicoanalisi è stata a lungo rappresentata anche a livello cinematografico  a partire da   Hitchcock ;   vedi in particolare i film   "Io ti salverò" o il più recente Marnie e a seguire diversi altri registi
  2. In una seconda fase l'asse centrale della seduta si è spostata sulla interpretazione del transfert tra analista e paziente  e del controtransfert tra gli stessi
  3. In una terza fase più recente  grazie ai contributi di H. Davanloo e altri   (Psicoterapia Intensiva Dinamica Breve.) la seduta si incentra sopratutto sugli assi portanti della personalità della persona : quali ad esempio l’autostima,  gli ideali dell'io ,e io aggiungo  la propria progettualità, la fase particolare del ciclo di vita che si sta attraversando , allo scopo di rendere meno lungo il trattamento e rendere la persona meno dipendente dallo psicoanalista e più capace di agire il proprio cambiamento nella vita reale al di  fuori dalla seduta. Naturalmente questa descrizione è abbastanza schematica e inoltre bisogna aggiungere che il metodo nuovo non sempre sostituisce totalmente la metodologia precedente ma a volte la può affiancare ; ovviamente dipende poi sempre dalla scelta e dalla preparazione  del  singolo terapeuta.

In definitiva però  la costante della terapia ad indirizzo psicoanalitico comunque sia interpretata, è che la stessa  si occupa essenzialmente e prevalentemente del "mondo interno" delle persone o per essere più precisi delle sue "rappresentazioni" e delle loro relazioni(Joseph J.Sandler) Tenendo presente che la nostra vita attraversa dei cicli vitali,   bisogna poi sapersi rapportare alla fase del ciclo di vita che sta attraversando nello specifico la persona ad es. la persona sta diventando genitore (madre o padre) ? si sta separando? ha subito un lutto? per la donna .è entrata in menopausa?  i figli sono ancora in casa o stanno per uscire ecc...Ciò premesso, la psicoterapia psicodinamica è rivolta in generale alla comprensione della causa e/o delle che creano l’ansia che poi può manifestarsi in uno dei disturbi sopra descritti attraverso dei meccanismi inconsci di spostamento . Qui di seguito  si riportano  due casi clinici che testimoniano  come la comprensione della o delle cause può portare alla risoluzione del disturbo d’ansia.

Il caso di E.M :  Elena è una signora coniugata con due figlie che lavora come impiegata e mi viene inviata dal suo medico di famiglia  per un disturbo d’ansia generalizzata che però, negli ultimi due mesi in determinate circostanze e soprattutto  quando si reca al supermercato  sfocia  in attacchi di panico che si presentano  con il corredo di alcuni dei suoi classici sintomi: palpitazioni, dispnea(sensazione di soffocamento), nausea, sensazione di vertigine o  di imminente svenimento ecc.. Dai colloqui effettuati  di carattere anamnestico  non emerge che la sig.ra nel passato recente o remoto sia stata vittima  in occasione della frequentazione di supermercati o luoghi  affini  di episodi di “violenza” , o di essere stata esposta ad eventi traumatici e pertanto ragionevolmente non sembra esserci un collegamento diretto di causa ed effetto tra l’attacco di panico e la presenza al supermercato così come verosimilmente  si può riscontrare nelle “fobie specifiche”. Dai successivi colloqui preceduti dal test “frasi da completare di Sacks” e dal ”Collage”  emerge  una certa  “insoddisfazione” per la vita coniugale e la preoccupazione per la venuta dei suoceri dal Sud in occasione della Cresima della figlia minore  anche perché si sarebbero stabiliti da loro per almeno una settimana.

Elena non ha già una adeguata stima di sé  e teme in particolare il giudizio della suocera riguardo la gestione della casa e l’educazione delle figlie ma sopratutto teme   che eventuali contrasti con la suocera o il sentirla “con il fiato sul collo” possano peggiorare la propria relazione di coppia. La terapia in questo caso ha operato: 

a) portando alla luce questa preoccupazione-disagio interiore che invece di esprimersi a parole e, non potendo essere repressa, , si esprimeva con disturbi psicosomatici tipici dell’attacco di panico
b) incoraggiando Elena a parlare con il marito di queste sue preoccupazioni per condividerle con lui , a essere più assertiva e a migliorare la propria autostima  prendendosi più cura di sé nel tempo libero. Un dubbio non completamente risolto riguarda perché l’attacco di panico si manifestava preferibilmente al supermercato? Molto probabilmente erano i momenti in cui non essendo impegnata né con il lavoro, né con  le figlie ,  pensava di più all’arrivo della suocera che viveva  come una minaccia per la propria coesione di coppia e in cui si attivava la preoccupazione per i  pranzi e le cene da preparare come se la suocera fosse una persona troppo esigente e a cui non doveva fornire elementi di critica..

Il caso A. C

Antonella(nome di fantasia) è una signora di circa 40 anni coniugata e con una figlia di circa 7 anni.    Il rapporto di coppia è tale per cui lei è il  partner  più energico , direttivo   che “amministra” la famiglia anche da un punto di vista economico-gestionale. E’ una modellista in una ditta di abbigliamento di vestiti per bambini. Prima della nascita della figlia  all’interno della ditta era la modellista di maggior riferimento per i suoi datori di lavoro  poi ,dopo  il periodo maternità e un periodo breve di aspettativa , al suo rientro al lavoro deve prendere atto che qualcun altro nella sua assenza   ha rivestito al suo posto  quel ruolo principale che aveva e che l’ha sostituita anche come punto di riferimento per i suoi datori di lavoro. Negli ultimi mesi che precedono la richiesta di consultazione ,le cose però stanno cambiando ; avendo riorganizzato la propria vita famigliare appoggiandosi anche ai propri genitori che l’aiutano nella gestione della figlia nel periodo di tempo che intercorre tra la fine della scuola e il ritorno a casa, e avendo risolto altre problematiche legate all’abitazione, Antonella gradualmente ha reinvestito di nuovo  le sue energie nel suo lavoro e ha riguadagnato  gradualmente la stima dei suoi datori di lavoro Un paio di mesi precedenti la consultazione,   si presenta per lei una occasione d’oro:  tra qualche mese la sua ditta ha in programma di partecipare ad una sfilata –fiera di esposizione dei capi di abbigliamento a Parigi  e ad Antonella è stato affidato il compito  di  preparare dei nuovi modelli da portare alla sfilata .

Inaspettatamente però Antonella  incomincia ad essere colta   da una Ansia crescente e da preoccupazioni riguardo al doversi recare a Parigi legate sia  alla paura di volare che precedentemente nella sua vita non era stata presente in modo significativo, sia  alla paura di essere coinvolta in attentati terroristici  Dato che l’anno prima il 13 novembre del 2015  proprio a Parigi c’erano stati degli attentati di cui il più tragico e sanguinoso quello del Bataclan dove erano rimaste uccise circa 90 persone ,di primo acchito sembrava che la sua ansia potesse avere un fondamento reale. In realtà come spesso avviene l’ansia che si prova in certi contesti in realtà non è sempre  legata direttamente a essi ma origina spesso altrove magari in luoghi ben lontani e per un processo di spostamento e “camuffamento”  finisce  contemporaneamente

  • per nascondere i veri motivi che sono all’origine dell’ansia
  • manifestarsi in luoghi situazioni “innocenti “ come nell’altro caso sopra descritto di “attacchi di panico” al supermercato in cui il luogo era assolutamente estraneo né causa del disagio provato dalla paziente.

Ovviamente ed è doveroso specificarlo non stiamo parlando di fobie specifiche in cui invece esiste il diretto collegamento  tra l’emozione di paura provata e lo stimolo fobico. Ma che cosa allora aveva  prodotto in Antonella lo stato di ansia crescente in vista della trasferta a Parigi? In sintesi con un lavoro terapeutico improntato proprio alla terapia breve psicodinamica erano emerse le due seguenti cause principali all’origine del suo stato d’ansia:

  1. Problemi di “insoddisfazione non risolta” verso il menage coniugale e
  2. Soprattutto  “ansia da prestazione”  per la responsabilità affidatale . Cioè  intendo dire che A stava recuperando la propria autostima , ci teneva molto a essere considerata di nuovo  dai suoi datori di lavoro la modellista principale di riferimento era fiera di portare alla sfilata dei modelli da lei preparati ma , al tempo stesso non essendo ancora  abbastanza sicura di sé temeva di deluderli e quindi di ridiscendere nella loro considerazione
  3. E infine preoccupazione per l’equilibrio familiare, la gestione della figlia e dei genitori anziani che il suo nuovo coinvolgimento e impegno molto assorbente nel lavoro  e la successiva trasferta avrebbe potuto alterare. Facendo venire allo scoperto le vere preoccupazioni e “smascherando” quelle false cioè la paura di volare e/o di subire attentati , Antonella è riuscita a portare a termine al meglio il compito assegnatole, ad andare alla sfilata di Parigi migliorando e riequilibrando la propria autostima e poco dopo il suo ritorno da Parigi la terapia è proseguita solo per poche sedute e poi la paziente dismessa perché il disturbo d’ansia era …rientrato.
Continua...

Dr. Fernando Cesarano
Psicologo Psicoterapeuta e Sessuologo Clinico a Gallarate

Dott. Fernando Cesarano

Psicologo, Psicoterapeuta e Sessuologo Clinico a Gallarate
Iscrizione Albo n. 434 gennaio 1990
P.I.
drcesaranof@gmail.com

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